Gita in montagna
Questo fine settimana siamo andati in gita sul Jebel Nafusa, precisamente a Yefren, antica città berbera. (foto n.1) La parte antica risale a circa 500 annni fa ed anche se ormai in rovina, è ancora molto suggestiva, specialmente se la visitate nel tardo pomeriggio, quando il sole, prima del tramonto, si immerge in queste costruzioni color del Sahara e dona un'atmosfera di grande bellezza. Ad attenderci a Yeffren c'era tutta la famiglia del nostro amico Fe, persone straordinarie. La mamma, tunisina, è il capo incontrastato della famiglia ed è circondata da tutte le nuore e dai nipoti, quasi tutte femmine. Regna un'armonia in questa casa, onestamente a noi ormai quasi sconosciuta. E' anche vero che la mia scarsa conoscenza dell'arabo mi impedisce probabilmete di assistere a qualche scaramuccia, ma la percezione che spesso prescinde dalla reale comprensione, mi dice che non ce ne sono di scaramucce. Uomini e donne mangiano insieme, le donne hanno il velo ed in inverno indossano dei meravigliosi mantelli di lana bianca per ripararsi dal freddo. Dopo la cerimonia del Tè, siamo andati a visitare la città vecchia e babyM si è fatto pure un giretto a dorso d'asino. Dopodichè abbiamo fatto un giro ri ricognizione in montagna per scegliere il posto dove avremmo fatto il picnic il giorno dopo.
Ah il picnic. Posto molto bello, Rumia, (foto n.2) pieno di gente come fosse pasquetta, via vai di donne con piatti di ceramica, bicchieri di vetro, pentolone per la pasta e chi più ne ha più ne metta. La mamma di Fe ha preparato i "macaroni bacbaca", pennette in sugo d'agnello piccantissime e buonissime. BabyM ha corso tutto il giorno come un pazzo dietro alla sua amica Malak, ha giocato a golf (è così che lui chiama il calcio...). Al ritorno si siamo fermati alle bancarelle delle ceramiche dove si possono trovare cose molto carine, introvabili a Tripoli.
Tempi di percorrenza per Yefren: variabilissimi!
Persona morigerata che fa la pipì prima di partire e si porta dietro la bottiglietta dell'acqua: h 1.30
Persona normale, con una sosta: 2 h
La sottoscritta e Fe, 1 pausa caffè, 1 pausa sigaretta, 1 pausa pasticceria, 1 pausa negozio ceramica, 1 pausa pipì, 1 pausa per ammirare panorama: mezza giornata...
6 Comments:
Belle le cose che scrivi.
Belle le foto.
Grazie... un momento di serenità a inizio giornata.
m.
Si, penso che hai ragione nittalope. Una bella racconta di un posto bellissimo.
I hope there aren't too many mistakes there.
Nittalope, grazie davero, verrò a trovarti di nuovo.
Cyberdigger, it's pretty good, a lot better than my maltese, even if I hate this statement...have a question, what does your blog title mean???
Oh dear, that is a bit of a long story and not necessarily a very interesting one. To start with, my friend Sandro, who is a jazz guitarist in Paris has a blog called tabarramodiehor, which is a Maltese expression meaning 'abroad things are different.' However, it translates literally as 'aborad it's another way'. So I called my blog tabarramodiehoriehor, which means 'abroad its another another way' I guess you could translate it into Italian as something like 'All'estero e un'altra altra cosa'
As I said, a rather uninteresting and silly name for a blog, but I guess I am stuck with it.
By the way, where does the name molestine come from? The nearest word I can find to it in an Italian dictionary is molestare, but that doesn't sound right.
Well, this is a long story as well. It comes from a mix of moleskine, the famous notebook used by Chatwin and Sepulveda (www.moleskine.com) and molestare (to annoy) but in a funny way, like kids do... Thed subtititle is "appunti molesti di viaggio". The meaning is that I will tell the truth even if it is not nice or convenient. Hope I've been able to explain...
Yes, that clears things up. molestine is actually a very good name. Continue!
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