My Trip

Tripoli, a modo mio.

Sunday, March 26, 2006



Tripoli mi ricorda Milano. Così, come mi capitava a Milano, percorrendo la caotica First Street, volgo lo sguardo a destra e rimango incantata. Il custode intravede la sorpresa e mi invita ad entrare. Un oasi di bellezza e di pace mi accoglie. L'edificio si potrebbe datare verso la metà dell'ottocento ed ha una grazia ed un'eleganza asciutta, che se fossimo in Italia, penserei che è un convento. Sorpresa nella sorpresa, mi corrono incontro dei ragazzini in camice marroncino e mi invitano a seguirli. Mi ritrovo in una classe dove si impara a cesellare il metallo, tiro fuori la macchina fotografica e tento di spiegare che ci entrano tutti nella foto senza bisogno di spiaccicarsi uno contro l'altro. (altre foto su Flickr) A questo punto spuntano ragazzini da tutte le parti e si parte per il tour della scuola.. Eh si, questo posto incantato è la scuola d'arte e mestieri Hasef. Per quanto ne so io non è citata in nessuna guida su Tripoli, ma mi piace pensare che quei vecchi turisti attoniti che vedo vagare nei dintorni dell'Hotel Kebir, un giorno, voltando il capo, ne scorgano l'architettonico ed umano splendore.

4 Comments:

At 1:07 PM, Blogger Nittalope said...

Purtroppo sono oasi di bellezza in cui è molto difficile entrare... o forse è semplicemente difficile vederle, abituati come siamo a considerare brutta una città che brutta lo è solo in parte...

... gioia a te che hai avuto la fortuna, o il coraggio, di guardare dove solitamente non si guarda!

 
At 5:44 PM, Blogger Molestine said...

Ma, direi che è stata fortuna. E poi io e i libici ci piaciamo per cui sono parecchio gentili con me, compreso il custode all'apparenza un pò scontroso. Io sono convinta che la gente lo comprenda subito dal tuo sguardo in che modo ti porgi verso le cose, il resto viene di conseguenza. Io, ad esempio, vedo la Libia in modo diverso da quasi tutti gli expat che stanno qua. Si, sono fortunata.

 
At 10:20 AM, Blogger Nittalope said...

... è una sensazione che si ha quasi sempre in città nuove... a Lisbona mi è capitato un sacco.

Anche qua a Milano ogni tanto succede... però è più difficile fermarmi e esplorare... perché inconsciamente penso che non ci sia niente di bello da trovare... che peccato...

E in più la gente a Milano non invoglia alla chiacchiera e alla conoscenza... o forse sono io?!?

 
At 5:03 PM, Blogger Molestine said...

Mi sa un pò tutti e due... comunque Milano ha dei giardini bellissimi ed inesplorati, facile è comunque, che se tenti di entrare, il custode ti prenda a calci. Prova, poi mi racconti

 

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