Bazar!!!!!!!!!!!!!!
Prima di venire in Libia, questa parola non la pronunciavo da quando ero ragazzina e infilavo ripetutamente nel mio mangiadischi (no giradischi, proprio mangiadischi) il singolo Solo Tu dei furono Matia Bazar.
Da quando sono qui invece, non c'è settimana che qualcuno non ne organizzi uno di sti bazar: la scuola indiana, tedesca, inlgese, francese, turca, russa ....e pure la scuola di BabyM non ha voluto perdersi la sua occasione.
Il Bazar viene promosso ed organizzato dal PTA (associazione genitori insegnanti) che, pare, quasi ogni scuola d'oltralpe possieda. Lo scopo principale è, per il PTA, la raccolta fondi e per la scuola, farsi pubblicità. E' praticamente una fiera in cui i genitori, oppss, le mamme dei bambini, mettono su vari stands, a seconda delle nazionalità, in cui si vendono cibo, manufatti e misfatti dei propri paesi di orgine. Oltre alla mamme, altre vittime sacrificali del bazar sono gli insegnanti cui spetta il compito di preparare, insieme agli studenti più grandi, una serie di giochi per i più piccini. Partecipano inoltre i commercianti locali che, dietro pagamento di una piccola somma, sono liberi di vendere la propria mercanzia, dallo schawarma alle macchine.
Detto questo, dopo una tracimazione di polemiche, venerdì 12 maggio, si è fatto il nostro primo...e ultimo...Bazar.
Lo stand italiano era quello della foto, un pò tagliata per proteggere gli innocenti. Io ero nientepopodimeno che "lartdirector", talmente entrata nella parte che le avevo terrorizzate tutte al grido "evitiamo le rificolonate (toscanismo), siamo la patria dello stile non del mandolino". Notare il vaso di calle tricoloreee.
Le sei disgraziate responsabili della performance hanno fatto lavorare le manine, a dire il vero poco avvezze, ed hanno sfornato un menù da gourmet:
Vasettini di pesto e ragù fatti in casa
Pasta fatta a mano
Lasagne
Pasta fredda
Torte e dolcetti di vario tipo
I prezzi, va detto, erano un pò cari, s'era la Fifth Avenue del Bazar, eccheccazzi, comunque ho appena ricevuto un messaggio da Giulia che cito testualmente: complimenti a tutte le volontarie italiane, 546 LD raccolti: the best stand of the bazar!! (TIE')
Lo stand inoltre sfoggiava posters e video del ns bel paese, courtesy of the Istituto Italiano di Cultura, i merletti a tombolo fatti dalla suocera e le belle collanine fatte da Efigenia, brasiliana, ma fidanzata con un italiano.. Siccome poi nessuna osava fiatare sulla sistemazione dello stand, io ne ho approfittato e vicino al tombolo, ho sistemato un bel cartellino con scritto sopra Discover Italy - Marche con la lista dei siti di Offida (loco natio dell'EDG che io amo smodatamente).
Era andato tutto a meraviglia, senonchè il PTA ha voluto dimostrare tutta la sua stima verso la sottoscritta, assegnadole un simpatico turno di volontariato al Bouncy Castle, da me ribattezzato Bouncy Cazzle. Il Bouncy castle, altro non è che una volgare struttura gonfiabile ed il turno, dalle 3 alle 4 con 40 gradi all'ombra, mica no, consisteva nel cercare di governare una fila di ragazzini dai 2 ai 10-12 (a seconda della stazza) parando col proprio corpo l'entrata, nel ritirare i biglietti, cercando di creare un ordine di priorità tra i ragazzini e tenendo a bada i genitori che rompevano più dei ragazzini, nel farli entrare 10-12 alla volta, sempre a seconda della stazza, cronometrando 5 minuti e nel riuscire a farli uscire imprecando in tutte le lingue.
Per ringraziare il PTA del gentile pensiero ho visto bene di governare il mio regno in totale anarchia per quanto riguardava gli orari e i biglietti (fatto entare anche quelli senza soldi), in maniera dittatoriale quando dovevano uscire, con cazziatoni a tutto spiano in italiano, inglese, arabo, francese e tedesco, ai ragazzini e ai genitori. In ultimo, visto che stava per chiudere, ho sfoggiato un nepotismo senza precedenti facendo entrare a ripetizione tutti gli italiani, i libici, i francesi e gli spagnoli gratis! Quando ero ormai vicina al collasso si è materializzato, con una puntualità svizzera, il padrone del baraccone, che tanta era la fretta di andarsene che ha cominciato a sgonfiare il coso con ancora dentro i ragazzini costringendomi a delle acrobazie di salvataggio.
Ultima nota: per andare a raccattare un ragazzino, ho lasciato il comando all'EDG per cinque secondi: l'ho trovato che impartiva una lezione di educazione civica ad un babbo italiano......che vuoi, ingegneri si nasce, ed egli...modestamente, nacque.
2 Comments:
VIVA L'TALIA!!! Quindi...
Complimenti per la vena organizzatrice (e il vaso tricolor!)... siamo sempre i migliori, no?!?
E grande EDG... nonostante "lo naque" è facile annacquarsi... lui resiste! :D
MA il bouncy... quel che è... è il castellone dove si zompa e si ri-zompa?!? Agh... sempre odiato...
Ebbene si, il bouncy cazzle è una castellone gonfiabile, in questo caso manco tanto gonfiato che pareva se li mangiasse i ragazzini, che incubo!!!!!!!!!
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