My Trip

Tripoli, a modo mio.

Thursday, February 23, 2006

Under a blood red sky - Tempesta di sabbia




















Tripoli ,
tre del pomeriggio,
speriamo che la porta
di casa regga...
la luce di sicuro no.



Foto scattate senza flash

Wednesday, February 22, 2006

Basso profilo 2

Ma sei matta? Sei venuta con la macchina italiana? Ehi, cocca, che la mia macchina è italiana siamo solo in due a saperlo, io e i quattro centimentri di terra che stanno sopra la targa..

Mi raccomando, non parlare italiano. Ah, questa è facile. Ooopss, mi sono dimenticata che viaggio al seguito di un metro di pura dinamite che se non trova l'ovetto kinder fa una tale scena alla Mario Merola, che da dove vuoi che veniamo...

(No, l'ovetto non l'hanno boicottato, è che stiamo vicino a una scuola e la lotta è accanita)

Oh, quando guidi stai attenta a tutti quelli che si avvicinano. Aricocca, io, dopo che sono stata attenta alle buche, ai tombini aperti, a chi mi supera da destra, a chi mi supera da sinistra, giuro che il tempo di stare attenta pure alle facce proprio non ce l'ho.

Ciccia, non fumare per stradaaaaaaaaa!!!
Questa è di mia madre, non poteva essere altrimenti. Sarebbe, di per sè, incommentabile senonchè in Libia nessuno ti rompe le palle se fumi per strada, tranne i bambini. Se ti beccano, incominciano a farti il verso e se cono più di due la pantomima va avanti fino a che sei costretta ad arrenderti. Fa niente se si prendono una serie di scappellotti dai genitori, sono inesorabili...finora è il miglior deterrente al fumo che abbia mai osservato.

Onestamente l'unica espressione d'odio a cui assisto in questi giorni è quella stampata sulla faccia di Dalila quando vede l'asse da stiro in posizione, ma questa è tutta un'altra storia...

Monday, February 20, 2006

Basso profilo

Protagonisti:
Ostetrica bulgara O.B.
Padrone negozio libico P.L.
Cliente egiziano C.E.
Cliente italiana C.I.
Il coro: egiziano, libico, italiana

Interno negozio, mattina

C.I. Salam, dovrei restringere il cinturino dell'orologio
P.L. Ok, faccio subito
C.I. Grazie, visto che ci sono, mi saprebbe dire quanto tempo ci vuole per un cinturino nuovo?
P.L. Ahi, non capisco...Hafuan, rivolgendosi all'egiziano, parli inglese?
O.B. Sei inglese?
C.I. Eh, no, italiana
O.B. Ah si e ti piace la Libia? Sei una turista?
C.I. Eh si cara mia, mi piace proprio la Libia, ci vivo proprio bene
O.B. Strano

Gli sguardi di tutti si fanno più attenti....
C.I. perchè?
O.B. Ehh, ci sono molte differenze tra la Libia e l'Italia, si si i Libici e gli italiani sono troppo diversi!

Il coro: Machimminchia dicisti..."stessa faccia stessa razza"!

Io ci provo Lia, ma pure i bulgari mo ci si mettono....






Sunday, February 19, 2006

Questo blog è in lutto. Oggi a Benghazi si seppeliscono undici ragazzi. Il mio pensiero va alle loro madri e a i loro padri, ai fratelli, alle sorelle agli amici a tutte quelle persone che mi hanno fatto sentire in Libia come se fossi a casa mia e spesso meglio di quanto non stessi a casa mia.

Sunday, February 12, 2006

Giornata no

Il mio motto è "mai fare una cosa se non l'hai rimandata almeno cinque volte"! Se poi si tratta di guidare fino a Dahra, passare avanti alla lunga fila dei locali in coda per il visto ed infilarsi dentro l'ufficio dei puffi del consolato, allora, si può tranquillamente rimandare fino all'irrimandabile. Senonchè l'ingénieur ha dimostrato una tale pazienza che stamattina mi sono decisa. Piove vacca boia, mezz'ora per decidere se andare con la macchina o con il taxi, rapida visitina alla mia mailbox per scoprire che siamo in lista d'attesa per il tour della Cirenaica con la società archeologica di Tripoli. La giornata non si presenta sotto i migliori auspici, inutile negarlo, ma io all'EDG non gli ho fatto il regalo di compleanno... Ho deciso, vado in macchina. Se non altro arrivo sana e salva eeee etvoilà il consolato oggi 12 febbraio è chiuso! Non sto mando a pensare al perchè, a scervellarmi su un eventuale santo patrono, sciopero selvaggio o quant'altro. Me ne vado e basta. Visto che il primo regalo di compleanno non sono riuscita a farglielo, opto per il secondo, abbonamento palestra al Corinthia. Il Corinthia è l'unico albergo a 5 stelle di Tripoli e funge da bar, ristorante, sala concerti, centro benessere, palestra. L'unico problema è che questo palazzone di non so quanti piani dispone di un mini parcheggio per una trentina di macchine... Fa niente, ci provo. Arrivo e parcheggio in seconda fila ed eccolo li che sbuca fuori l'unico vigile di Tripoli che, fischietto alla mano, mi fa segno che non ci devo manco provare a cacciare le quattro freccie. Ah, è così? e allora sai che ti dico?? che me ne vado!!! e si vede che sti regali l'EDG non li deve avere, e si vede che non se li meritaaaa!!!!!!!!!

Tuesday, February 07, 2006

Ikea a Tripoli

Si si, lo so. Correrete sul sito e non troverete questa notiziona. E’ che lo devono aggiornare il sito….., meantime, se vivete a Tripoli e siete in possesso di un bel catalogo, non dovete fare altro che recarvi al Souk Thalat (mercato del martedi’). Fermi, fermi, frenate l’entusiasmo.
Occorrente:
Macchina 4x4, SUV o quant’altro, tanto se ha piovuto non basta manco quella
Navigatore, satellitare e non, meglio non
Gambali
Interprete o buona dose di follia
Catalogo o foto, corredate di musure, di cio’ che volete riprodurre, in triplice copia che ha un suo perche’.
Mappa dettagliata per raggiungere la vostra casa, in arabo, o grossa dose di follia
Senso dell’umorismo
A questo punto siete pronti e, passata la rotonda di Gargaresh, quando vi troverete il canalone sulla destra, infilate la shara No. 6 (se la mancate siete fottuti e dovete rifare tutto il giro), proseguite per circa 400 m, poi girate a sinistra e siete arrivati. L’area parcheggio non e’ molto grande, ma vi ricordo che questo e’ il momento dei gambali.

Una volta entrati non troverete ad attendervi i soliti carrelloni, eh no, qui non c’e da sbelinarsi a montarli i mobili, magari il sabato notte, con la vista che ti si incrocia su quelle minchie di istruzioni, ne tenteranno di rifilarti un portapacchi facendoti credere che sia la roba piu’ figa del mondo. Qui i mobili vengono prodotti, montati e consegnati a domicilio, il prezzo del trasporto, pero’ e’ a carico del cliente, ma tanto con 15 euro ti portano tutta la casa, sempre che riescano a trovarla… E’ che noi in Libia ci teniamo alla privacy, non e’ che uno ti puo’ piombare in casa, cosi’ di capocchia sua, della serie passavo di qua. In Libia l’ospite non solo deve essere atteso, deve essere bramato, anelato, perche’ uno mica puo’ spendere ore disegnando mappe, ripetendo 15 volte le stesse istruzioni in 3 lingue diverse convinto in un sicuro successo per poi dover andare a raccattare il malcapitato finito nell’unica vietta che non stava sulla tua mappa, per un pirla qualsiasi!

Qui all’Ikea di Tripoli non ce la tiriamo, per cui il cliente viene ricevuto da Mr. Machmud “Ikea” in persona. Machmud viene da Stoccolma 15, a 5 minuti dal centro del Cairo (tanto per citare Mr. Paolo Rossi). Machmud ha studiato marketing e ti riceve ovviamente sorridendo, ehi, aspetta un momento, ma questo non sorride, questo ride proprio! Mah, vorra’ dire qualcosa? Comunque non fatevi impressionare e tirate fuori i cataloghi o qualsiasi altra riproduzione abbiate del prodotto desiderato.

A questo punto Machmud vi presentera’ il suo staff ed, in vostra presenza, terra’ un operation meeting con oggetto la vostra richiesta. Ecco, questo e’ un momento cruciale, non distraetevi per nessun motivo. Anche se il meeting e’ in arabo, dovete prestare attenzione ad ogni minimo dettaglio, gesto, sguardo, tono di voce per sincerarvi che ogni componente dello staff esca dal brainstorming con la stessa idea, soprattutto con la vostra stessa idea.

Dopo di che si passa al reparto preventivi, scritti in arabo ovviamente, ma state tranquilli, perche’ a costo di girare tutta Tripoli, verra’ trovato chi e’ in grado di tradurli.

Infine il reparto casse per versare l’anticipo:tirate fuori il sacchettone e cominciate a contare. Evitate di assumere assurdi atteggiamenti guardinghi, nessuno vi si filera’, nessuno vi scippera’.

Tempi di consegna: da due a quattro settimane, Inshalla. Se poi siete una donna e cominciate a berciare in italiano che tutto cio’ e’ inaudito, i tempi si possono ridurre ad una o due settimane.

Ovviamente esiste il numero del Customer service, ma per usufruire di questo servizio serve l’interprete.

Sono inoltre a disposizione i seguenti servizi:
Ristorante nelle immediate vicinanze
Baby club incustodito. Il servizio consiste nel lasciar fare al bimbo cio’ che gli pare all’interno del negozio.
Personal designer: il servizio mette a disposizione un assistente che si rechera’ insieme a voi in un negozio del centro e copiera’ il modello da voi prescelto.

Nei tempi di consegna previsti vi suoneranno alla porta ed in men che non si dica scaricheranno il furgone a noleggio, che l’autista lavora a cottimo e deve ripartire. Poi assisteranno tranquillamente a tutte le isterie del caso e cominceranno, senza battere ciglio, ad accorciare, limare, laccare, stuccare e trapanare. Una volta che lo staff e’ a casa tua, poi, il servizio post vendita, prevede che tu ne possa approfittare e ti faccia appendere quadri, lampadari, montare i mobili veri dell’Ikea ecc.

A questo punto i mobili sono a casa vostra. Non tentate pero’, catalogo alla mano, di fare il gioco del trova le differenze che non e’ carino.

Ultimo atto il survey: Machmud in persona fara’ il giro della casa, toccando tutti i mobili chiedendo “Quais?, Quais”?

Ma volete mettere, tornare a casa la sera, aprire una scatola e sapere esattamente cosa contiene, oppure tornare come bambini e aspettare che Babbo Natale suoni alla tua porta? Se poi il regalo e’ un po’ diverso da quello che avevi chiesto fa niente, ma vuoi mettere l’emozione di una sorpresa?

Sunday, February 05, 2006

ARBAIN!!!!!!!!!!

Cosa si fa oggi, cosi', tanto per tirarci un po' su? Si fa una cosa che andava fatta. Eh si, si va ad aprire quella porta che si guarda con speranza, ma con molto sospetto da mesi.
Busso? No entro, perche' ho deciso che lo faccio e allora lo faccio convinta.
Salam, do you speak english?
No no.
Ahia, e' un avvertimento, scappa scappa!!!
No, dai, ritentiamo..
Parlez-vous francais?
No, no.
Minchia ma sei matta??? E vattene di corsa senza neanche voltarti, tu cerchi rogne cocca oggi, poi non ti lamentare.
Insisto, io non ho pregiudizi, sono di larghe vedute iooooo!
Cosa vuoi che sia, mi sono fatta radiografare vestita, mi sono fatta il giro di Tripoli con un tassista di ottanta anni alla guida di una mercedez del 1965 che pure guidava rivolto verso di me, perche' non e' bello fare conversazione senza guardarsi negli occhi.
Ciccia, io ti avverto, questa e' un'altra cosa e lo sai anche tu e poi oggi sei giustamente depressa, NON LO FAREEEE!!!
Arabia??
Shwea, shwea..
Ho fatto una cosa che una donna di 40 anni, sana di mente, non avrebbe mai fatto.
Dopo due ore passate gesticolando, sono uscita dal parrucchiere con una tinta 2 toni piu' scura della mia e una piega anni 50 che se avevo la macchina fotografica valeva la pena.
Posto oggi ovviamente perche' ieri non c'era un cazzo da ridere...
P.S. Arbain vuole dire quaranta.